SOLIDARIETA' CON I MIGRANTI A CASSIBILE NO AL RAZZISMO, NO AL CAPORALATO Da alcuni mesi centinaia di migranti, che hanno avuto la "fortuna" di non morire nei frequenti naufragi nel Canale di Sicilia, costretti a fuggire da fame e guerre, vivono in condizioni disumane in alcune campagne all'ingresso di Cassibile. (Continua) Da alcuni mesi, come si ripete da 5 anni, i lavoratori migranti servono alla raccolta di patate; i proprietari delle aziende, tramite la ben retribuita mediazione dei caporali, assumono giornalmente "braccia fresche" per turni di lavoro massacranti, mentre evadono milioni di euro di contributi, che � invece obbligatorio per legge versare. I caporali costringono i migranti a lavorare ininterrottamente a gambe tese e schiena piegata, dietro il ricatto di non essere richiamati l'indomani se non raccolgono ciascuno oltre 2 tonnellate di patate al giorno. A Cassibile c'� un diffuso malessere per la presenza dei migranti stagionali, ma per non cadere in pericolose e strumentali esasperazioni, vorremmo fare alcune semplici riflessioni e proposte:
RENDIAMO CASSIBILE PIU' VIVIBILE CON NUOVE POLITICHE D'ACCOGLIENZA Facciamo appello ai cittadini cassibilesi, che gi� da molti anni convivono con una numerosa presenza di residenti migranti, a non manifestare ostilit� agli stagionali ingigantendo isolati episodi di disagio, conseguenza dell'irresponsabile politica, finora perseguita, delle istituzioni di esclusione sociale. Affrontare la questione migrante come problema d'ordine pubblico, con ingiuste retate delle vittime del lavoro nero, quando molto poco si � fatto per prevenire le cause, pu� spingere solo ad una fratricida "guerra fra poveri"; invitiamo pertanto tutta la societ� civile siracusana a costruire insieme nuovi percorsi di Solidariet� ed accoglienza in vista della prossima stagione. |